7.8
In Germania, Diego ed Edoardo, due giovani napoletani, chiedono alloggio ad una vecchia conoscenza del primo, Rosario. Ma il legame che gli unisce sembra essere speciale così come misterioso il motivo della trasferta dei due amici.
Straordinario film italiano, proprio per questo passato in sordina sia da critica che da pubblico. Il tema è quello della sopravvivenza, l'istinto primordiale capace di spingere l'uomo oltre i propri limiti, di fargli compiere scelte folli, ma necessarie. E poi ancora Il legame familiare che trascende nella crisi esistenziale, i sentimenti che fanno da cornice a quello a cui tutto davvero teniamo, noi stessi.
Attori bravissimi, ad eccezione di Tony Servillo; lui non è bravo, è superlativo, anche nella scelta di partecipare a pellicole come questa piuttosto che cedere alle sirene straniere i cui prodotti sarebbero sicuramente meno impegnati.
La storia tra l'altro è assolutamente verosimile, ricordando anche il massacro di Duisburg di qualche anno fa e per questo dobbiamo dare credito a Filippo Gravini, sceneggiatore, oltre al regista Claudio Cupellini che osa, ma senza esagerare. Bene anche le musiche.
Il cinema italiano è anche questo, non dimentichiamocelo.
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regia |
Claudio Cupellini |
sceneggiatura |
Filippo Gravino |
produttore |
Marcantonio Borghese Fabrizio Mosca Bogdan Tomassini-Buechner |
attori |
Toni Servillo: Rosario Russo Marco D'Amore: Diego Francesco Di Leva: Edoardo Juliane Köhler: Renate Leonardo Sprengler: Mathias Alice Dwyer: Doris |
anno |
2010 |
fotografia |
Gergely Pohárnok |
nazione |
Italia,Germania |
genere |
dramma |
durata |
105 min |