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Se voi signorine visiterete questo blog, e se sopravviverete alla lettura delle recensioni, sarete un'arma, sarete dispensatori di morte, e pregherete per leggerne di nuove!
Ma fino a quel giorno siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo!
Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta me*da. Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete, più imparerete.
Io sono un duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali. Qui si rispetta gentaglia come ne*ri, ebrei, italiani o messicani!
Qui vige l'eguaglianza: non conta un ca**o nessuno.
I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per visitare il mio beneamato blog! Capito bene luridissimi vermi???

(piccola citazione,rivisitata per l'occasione,del Sergente Hartman...se non sapete nemmeno di chi sto parlando,probabilmente questo blog non fa per voi)

venerdì 28 gennaio 2011

RESTREPO

7
Il film si apre e si chiude con l'immagini di un video amatoriale ripreso dal cellulare da parte del soldato Restrepo che evidentemente poco prima di partire per l'afghanistan gira un breve filmato di lui e dei suoi compagni a bordo di un bus,ostentando coraggio e spensieratezza.
Tutto il documentario si svolge in una delle zone più pericolose dell'Afghanistan,il Korangal.
I due registi trascorrono alcuni mesi in compagnia di una 20ina di soldati su un promontorio,i quali hanno deciso di battezzare col nome di uno dei loro compagni morto in battaglia,Restrepo appunto.
Per circa un'ora e mezza viene documentata la vita quotidiana di questi soldati,i combattimenti,le imboscate,i momenti di relax,le lacrime...

L'opera,al di là che si condivida o meno la guerra,è molto interessante e sarebbe stato un (semi)capolavoro se solo i registi ci avessero fatto vedere di più,ovvero se il tutto fosse stato ripreso in stile videogioco,in prima persona,oltretutto il fatto di non vedere mai il nemico durante la battaglia ,lo penalizza un po'.

Vincitore del Sundance 2010 come migliore documentario.
Candidato all'Oscar.



regia
Tim Hetherington
Sebastian Junger
sceneggiatura
Tim Hetherington
Sebastian Junger
produttore
Tim Hetherington
Sebastian Junger
anno
2010
nazione
USA
genere
doc
durata
93 min

1 commento:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.