6.9
Gorbaciof, soprannome dovuto ad una grossa voglia sulla fronte che ricorda il leader dell' ex URSS, è impiegato di un carcere di Napoli dove gestisce la tesoreria. Taciturno, solitario, calcolatore con la fissa per il gioco d'azzardo finirà nei guai per aiutare una ragazza cinese, filglia del proprietario del locale nel quale si tiene una bisca clandestina e di cui finirà per innamorarsi.
Il film per alcuni aspetti ricorda i mitici mafia movies americani con il ganster che vede nell amore per la propria donna la possibilità di una nuova vita, lontano dalla malavita e dai guai.
L'interpretazione di Servillo è eccezionale, riesce a caratterizzare perfettamente un personaggio studiato nei minimi dettagli, pronunciando solo tre quattro farsi in tutto il film. Confermando ancora una volta il suo talento fuori dalle righe riesce a far scorrere un film al limite del muto per la scarsità di dialoghi presenti. Finale scontato ma nel complesso è un film da vedere assolutamente.
regia |
Stefano Incerti |
sceneggiatura |
Diego De Silva, Stefano Incerti |
produttore |
Angelo Curti, Edwige Fenech |
attori |
Toni Servillo: Gorbaciof Mi Yang: Lila Geppy Gleijeses: l'avvocato Gaetano Bruno: l'Arabo Hal Yamanouchi: padre di Lila Salvatore Ruocco: Guardia Carceraria Antonio Buonomo: direttore del supermarket Agostino Chiummariello: direttore della fabbrica |
anno |
2010 |
musica |
Teho Teardo |
fotografia |
Pasquale Mari |
nazione |
Italia |
genere |
dramma |
durata |
85 min |
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