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Se voi signorine visiterete questo blog, e se sopravviverete alla lettura delle recensioni, sarete un'arma, sarete dispensatori di morte, e pregherete per leggerne di nuove!
Ma fino a quel giorno siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo!
Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta me*da. Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete, più imparerete.
Io sono un duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali. Qui si rispetta gentaglia come ne*ri, ebrei, italiani o messicani!
Qui vige l'eguaglianza: non conta un ca**o nessuno.
I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per visitare il mio beneamato blog! Capito bene luridissimi vermi???

(piccola citazione,rivisitata per l'occasione,del Sergente Hartman...se non sapete nemmeno di chi sto parlando,probabilmente questo blog non fa per voi)

lunedì 5 ottobre 2009

JFK

recensione di Edoardo T.
8.3

In seguito all’ omicidio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy (JFK appunto), il governo instituì un commissione, la commissione Warren, con lo scopo di far luce sulla tragedia e sui responsabili. Tuttavia oltre a Lee Oswald, accusato di essere unico esecutore e ideatore dell’omicidio, la commissione non riscontrò nessun altro colpevole.

Jim Garrison (Kevin Costner) , procuratore distrettuale di New Orleans, 3 anni dopo il verdetto della commissione decide di indagare lui stesso e scopre, fra 1000 difficoltà come la commissione abbia accusato Oswald come unico esecutore solo per nascondere un vero e proprio complotto ai danni di Kennedy.

Tratto da una storia vera.

È uno dei film più rappresentativi di Oliver Stone e si vede come la sua mano sia inequivocabilmente decisiva in una storia, che in America (ma non solo) è percepita come la madre di tutti i complotti.

Costner è probabilmente nella sua migliore interpretazione, ma il ritmo incalzante, la superba scenografia e sceneggiatura, lo stagliano come una delle tante rotelle di una macchina perfetta quale è questo film, capace di toccare, ma non di annoiare, di informare, ma di stare al di sopra delle parti.

Capolavoro.

recensione di Edoardo T.

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