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Se voi signorine visiterete questo blog, e se sopravviverete alla lettura delle recensioni, sarete un'arma, sarete dispensatori di morte, e pregherete per leggerne di nuove!
Ma fino a quel giorno siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo!
Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta me*da. Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete, più imparerete.
Io sono un duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali. Qui si rispetta gentaglia come ne*ri, ebrei, italiani o messicani!
Qui vige l'eguaglianza: non conta un ca**o nessuno.
I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per visitare il mio beneamato blog! Capito bene luridissimi vermi???

(piccola citazione,rivisitata per l'occasione,del Sergente Hartman...se non sapete nemmeno di chi sto parlando,probabilmente questo blog non fa per voi)

lunedì 21 settembre 2009

OKURIBITO - Departures (おくりびと)

7.7

Daigo dopo il prematuro sciogliemento della sua orchestra decide di abbandonare il suo violoncello, lasciare Tokyo e andare a vivvere con sua moglie nella casa ,a Yamagata,che li ha lasciato anni prima la madre,ormai defunta.

Qui fortunatamente riusce a trovare un lavoro,grazie ad un annuncio su un giornale che lo aveva illuso che si trattasse di un agenzia di viaggi,ma in realtà si tratta di una sorta di agenzia funebre,ma molto particolare.

Daigo e il suo vecchio Capo sono dei Nokanshi ovvero sono coloro che vengono chiamati dai familiari del defunto per preparare quest’ultimo prima delle onoranze funebri,dunque si occupano della pulizia,del vestiario,del trucco,il tutto sotto forma cerimoniale e davanti a tutti i familiari raccolti ad assistere con molta attenzione alle loro eleganti e sinuose gesta,per dare l’ultimo addio alla salma.

Si vedono più tipologie di Departures(queste particolari cerimonie funebri appunto)percorrendo così diversi stati d’animo delle persone nell’affrontare un momento così diffcile e importante.Alcuni lo affrontano col sorriso,altri con rabbia e rammarico,altri scoprono solo in quel triste momento quanto fosse importante la persona defunta.

Il tutto accompagnato da queste splendide cerimonie che riescono a commuovere e non si riesce a rimanere impassibili,soprattutto nell’epilogo quando Daigo si trova a preparare la cerimonia funebre per suo padre,morto in solitudine,con il quale non aveva più avuto rapporti da molti anni e solo con la sua morte è riuscito a capire quanto i due fossero davvero molto vicini.

Fantastica la caratterizzazione dei personaggi e molto belle e azzeccate le musiche.

Tanto di cappello al regista Yojiro Takita che è riuscito a dar vita a un film davvero profondo che oscilla tra il dramma a la commedia affrontando un tema così difficile,come la morte.

Dobbiamo anche renderli atto che con questo film è riuscito a vincere l’oscar come migliore film starniero battendo Gomorra di M.Garrone.

Fa sorridere il fatto che il nuovo film di Takita che sta per uscire,non è altro che il film sulla vera storia di Sanpei...Fantastico.


regia
Yōjirō Takita
sceneggiatura
Kundo Koyama
attori
Masahiro Motoki
Ryoko Hirosue
Tsutomu Yamazaki
Kimiko Yo
Kazuko Yoshiyuki
Takashi Sasano
anno
2008
musica
Joe Hisaishi
fotografia
Takeshi Hamada
studio
Shochiku
nazione
Jap
genere
dramma
durata
131min

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