Questo blog si occupa di "critica cinematografica"indipendente.
Critiche realizzate da un malato di cinema più che da un intenditore cinematografico...
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Se voi signorine visiterete questo blog, e se sopravviverete alla lettura delle recensioni, sarete un'arma, sarete dispensatori di morte, e pregherete per leggerne di nuove! Ma fino a quel giorno siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta me*da. Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete, più imparerete. Io sono un duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali. Qui si rispetta gentaglia come ne*ri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un ca**o nessuno. I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per visitare il mio beneamato blog! Capito bene luridissimi vermi???
(piccola citazione,rivisitata per l'occasione,del Sergente Hartman...se non sapete nemmeno di chi sto parlando,probabilmente questo blog non fa per voi)
Harry è un ex marine di 76 anni,che vive in un quartiere londinese ,che pullula di criminalità.
Rimasto vedovo,il suo unico affetto è Leonard,un vecchio amico.
Non appena quest’ultimo verrà ucciso selvaggiamente da una gang di ragazzi ,senza che la polizia alzi un dito,Harry si convincerà che l’unico modo per mettere fine a questo dolore,è farsi vendetta da solo.
Sorprendentemente intenso e crudo,il film che consacra il debutto alla regia di Daniel Barber,il quale riesce senza mezzi termini, a raccontare una realtà difficile da accettare,cioè quella delle baby gang,ma più genericamente dei sobborghi malfamati,della criminalità e dell’impotenza delle forze dell’ordine di fronte a tali violenze.
Con uno stile narrativo che ricorda sotto molti aspetti Gran Torino(2008), è un opera che ci racconta una parabola sulla vendetta,che si concentra sull’inutilità del bullismo,della criminalità e della prepotenza fine a se stessa,differenziandosi dal Capolavoro di Eastwood proprio nell’uso della violenza,laddove il buon vecchio Clint preferiva “suicidarsi” piuttosto che usare la forza,qui Sir
Micheal si scatena in una guerra personale come solo un ex berretto verde sa fare.
Ottima la scelta del cast e la prova attoriale di tutti,con un encomio particolare per Michael Caine.
Da ricordare, tra le tante, la scena in cui Harry si presenta nell’appartamento dei “tossici” in cerca di un arma.Formidabile.
Consigliata ,ovviamente,la visione in lingua originale per apprezzare ancor di più lo slang londinese soprattutto dei teppisti ,così fastidioso,da farci assaporare ancor di più il regolamento di conti di Harry.
L’Unica pecca è l’utilizzo del digitale per la realizzazione del sangue.
regia
Daniel Barber
sceneggiatura
Gary Young
produttore
Matthew Vaughn
Kris Thykier
Matthew Brown
Keith Bell
attori
Michael Caine
Emily Mortimer
Ben Drew
Charlie Creed-Miles
David Bradley
Jack O'Connell
and Liam Cunningham
Terzo pellicola per il pupillo di Luc Besson, il nuovo maestro dei film d'azione Pierre Morel. Molto più simile al primo film di Morel, Banlieu 13, From Paris with love segue la lunga giornata di un impiegato dell'ambasciata americana a Parigi nel suo tentativo di aiutare i servizi segreti del suo paese assistendo uno stravagante agente segreto, interpretato dal sempre verde John Travolta. Ricco di scene d'azione e di comicità all'americana questo ottima pellicola comunque mostra il marchio di fabbrica di Morel offrendoci scene di violenza ben studiate e più reali di quelle proposte dai classici action movie made in Usa. Anche se non è all'altezza del precedente film del regista, Taken ( voto personale 8,5 ), questa pellicola è comunque molto gradevole e dai ritmi serrati.
Pierre Morel non delude affatto le aspettative e Luc Besson si conferma un maestro nel creare storie d'azione e personaggi al limite del surreale.
Uniche due pecche: la scelta di Jonathan Rhys Meyers nella parte dell'impiegato consolare con la passione per i servizi segreti; Il personaggio di John Travolta sembra spesso più simile ad un supereroe che ad un assassino al soldo della C.I.A.
Decisamente da vedere se vi piacciono i film d'azione ricchi di violenza e comicità.
Frank è un uomo sulla 60ina,in pensione,vedovo e con 4 figli che per un motivo o per un altro non vede ormai da un bel po’ di tempo,precisamente dalla morte della moglie.
Un uomo che ha dedicato anima e corpo al suo lavoro,in nome della famiglia.
Data l’rreperibilità dei suoi figli,decide di viaggiare da un città all’altra degli stati uniti per riunirsi a loro facendoli una sorpresa.
Scoprirà che le loro vite non sono rose e fiori come si aspettava…
E’ un Remake dell’omonimo film di Tornatore del 1990,infatti la struttura narrativa del film è tipicamenteitaliana,lo si evince sin dai primi minuti.
Il ruolo interpretato da De niro nella versione di Tornatore fu affidato a Mastroianni.
L’opera di Kirk Jones rende onore al cinema (buono)italiano,e lo fa con grande professionaità,alternando momenti di ilarità con momenti di forte suggestione.
Cast molto buono e colonna sonora decisamente azzeccata.
Maturo.
regia
Kirk Jones
sceneggiatura
Kirk Jones
produttore
Gianni Nunnari
Ted Field
Vittorio Cecchi Gori
Glynis Murray
attori
Robert De Niro
Drew Barrymore
Kate Beckinsale
Sam Rockwell
Katherine Moennig
6.4 Thriller psicologico,che oscilla tra Saw l'enigmsta(2004) e Il Cubo(1998),senza però quelli spunti ingegnosi che avevano caratterizzato i film appena citati. Cast discutibile,apparte il grande(e sottovalutato)Peter Stormare che calza perfettamente i panni del dottore manipolatore,assassino senza scrupoli. Si poteva fare di meglio.
regia
Jonathan Liebesman
sceneggiatura
Gus Krieger Ann Peacock
produttore
Ross M. Dinerstein Bobby Schwartz Guymon Casady Ben Forkner
attori
Chloë Sevigny Nick Cannon Timothy Hutton Clea DuVall Shea Whigham Peter Stormare
6.9 L'ultima opera dei fratelli Coen è imbevuta di ironia nera,e racchiude una quantità incredibile di personaggi uno più assurdo dell'altro(tutti nessuno escluso). Le innumerevoli vicende che si abbattono su Larry sono sì esilaranti ma lasciano l'amaro in bocca,un forte senso di disagio(per non parlare del finale). Divertente quanto scriteriata,l'ultima impresa dei Coen è pregevole,tuttavia non accontenterà tutti i fan dei fratelli di Minneapolis.
regia
Joel Coen and Ethan Coen
sceneggiatura
Joel Coen and Ethan Coen
produttore
Joel Coen and Ethan Coen
attori
Michael Stuhlbarg Richard Kind Sari Wagner Lennick Fred Melamed Aaron Wolff
recensione di Matteo G. 8.5 1954 due agenti federali Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio) e Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono mandati su Shutter island, un isola penitenziaria per criminali psicopatici e pericolosissimi, per indagare sulla misteriosa scomparsa di una detenuta/paziente. Fin dall'inizio l'agente Daniels intuisce che dietro all'isola e all'oscuro lavoro del Dr.Cawley (Ben Kingsley) c'è ben altro rispetto a quello che sembra.
Una improvvisa tempesta blocca i due agenti sull'isola dove tra sogni, allucinazioni, e personaggi al limite della realtà porteranno avanti l'indagine fino a scoprire la dura anzi durissima realtà.
Due ore e mezzo di pura tensione che non permettono di rilassarsi un attimo e che turbano notevolemente l'animo e la psiche, tanto che a fine film non sai se ti puoi più fidare di quelli che ti sono seduti vicino.Grande DiCaprio che interpreta magistralmente la sua parte sotto la guida di un eccezionale Scorzese.
Da vedere assolutamente!!
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のiego
8
Boston,Anni 50.Lo sceriffo Teddy Daniels si reca a Shutter island,in un ospedale psichiatrico per ritrovare una certa Rachel Salando,una paziente/detenuta dell’istituto.
Marcantonio Luciano Scorsese,conosciusto più semplicemente come Martin Scorsese,è uno dei registi viventi più grandi del mondo.
E’ un dato certo,non si parla di gusti cinematografici,perché se si parla di buon Cinema è quasi matematico pensare a Scorsese,in fondo la sua carriera parla chiaro.
Tratto dall’omonimo romanzo di Dennis Lehane,è un Thriller che affascina per la sua tenzione degna dei migliori horror,il suo mistero,le sue scenografie cupe e tempestose che ricordano molto le atmosfere Hitchcockiane.
Il film si basa su una struttura narrativa già rivista nel cinema ,ma non per questo non originale nella forma,ovvero il colpo di scena sul finale che improvvisamente cambia totalmente le carte in tavola,e si è dunque costretti a far dietro front ,rimettere insieme i tasselli e porre sotto nuova luce tutta la vicenda e ogni singolo personaggio.
C’è modo e modo di rappresentare tale narrazione,e Scorsese lo fa magistralmente,grazie anche a un cast formidabile.
Una volta ricostruita la reale vicenda,si apprezzano e si giustificano anche “piccoli”dettagli,come il fatto che Di Caprio per gran parte del film indossi abiti dell’istituto.
Da citare alcune scene di alto livello,come il “viaggio”nel tenebroso Padiglione C,(memorabile l’incontro con George Noyce)e lo sconvolgente flashback dell’omicidio/annegamento dei bambini nel lago.
Non è certo il suo miglior film,in fondo è difficile spodestare opere come Godfellas,Casino,Toro scatenato..ecc…pur tuttavia si tratta sicuramente di uno dei migliori film degli ultimi anni.
Aulico.
regia
Martin Scorsese
sceneggiatura
Laeta Kalogridis
Steven Knight (uncredited)
Dennis Lehane (Novel)
produttore
Martin Scorsese
Bradley J. Fischer
Mike Medavoy
Arnold W. Messer
attori
Leonardo DiCaprio
Ben Kingsley
Mark Ruffalo
Michelle Williams
Interessante finestra sugli anni finali della stesura dell' "Origine della specie" di Charles Darwin, interpretato dal sempre ottimo Paul Bettany. Quello che ci vine mostrato è un Darwin alle prese con i problemi legati alla portata che le sue ricerche avranno sulla società cristianizzata che domina il suo tempo e la sua casa, e il dolore, per la prematura morte della figlia prediletta, che lo spinge verso la pazzia. Ne esce fuori un racconto delicato, e in certi momenti incredibilmente emotivo, della vita di uno degli uomini di scienza più importanti della storia. Al fianco di Bettany, nella parte della moglie devota cristiana, troviamo Jennifer Connelly, moglie di Bettany anche nella vita, che incarna perfettamente la paura dei cristiani di fronte alle scoperte anti dogmatiche del marito.
Da vedere.
P.S.: Non vi preoccupate se ogni tanto verserete qualche lacrima.
regia
Jon Amiel
sceneggiatura
John Collee
produttore
Jeremy Thomas
attori
Paul Bettany Jennifer Connelly Jeremy Northam Toby Jones Benedict Cumberbatch
Si è spento ieri,in seguito ad un overdose,il mitico Corey Haim(classe 1971). Era stato un idolo negli anni '80 e aveva consacrato il suo successo grazie a The Lost Boys:ragazzi perduti(1987). Ciao Corey.
Bad Blake è un uomo di 57 anni,alcolizzato e vecchia gloria del country,che riesce a campare a stento grazie proprio al suo amore per la musica.
Nonostante un passato fatto di numerosi divorzi e figli mai visti che vivono chissà dove negli States,sarà proprio una donna a cambiare la vita di Bad Blake,una giornalista di nome Jean.
Il rapporto difficoltoso con la donna e suo figlio Buddy,darà la possibilità a Bad di redimersi dai suoi peccati e fare finalmente un po’ di luce su i suoi problemi con l’alchol e con tutto ciò che ne consegue.
Cast interessante e prova attoriale sopra le righe,soprattutto Jeff “il drugo”Bridges che con questa interpretazione ha portato a casa l’oscar come miglior attore protagonista.
E’ facile paragonare questa opera a un'altra ,seppur di maggiore spessore quale è The Wrestler,perché entrambi i film affrontano la carriera di due artisti in declino,un tempo leggende ma oramai ombre di se stessi che per un motivo o per un altro cercano espiare i propri peccati e di riscattarsi.
Impossibile godersi il film con doppiaggio,la visione è assolutamente consigliata in lingua originale,da una parte per apprezzare le parti cantate,e un po’ perché la prova di Jeff Bridges è messa in risalto anche grazie alla sua parlata texana,tipica del mondo country,tipica dei redneck.
Personalmente ,senza nulla togliere al film,avrei preferito un finale diverso.
regia
Scott Cooper
sceneggiatura
Scott Cooper
Thomas Cobb (Novel)
attori
Jeff Bridges
Maggie Gyllenhaal
Colin Farrell
Robert Duvall
6.7 L'interpretazione di Sandra Bullock le è valso l'oscar per la migliore attrice protagonista,in questo film che racconta la vera storia di Michael"Big Mike" Oher un adolescente con una situazione famigliare disastrosa e senza tetto che viene accolto tra le braccia della famiglia Tuohy. Verrà così inserito con un po' di difficoltà nel circuito scolastico e riuscirà a coltivare le prorprie doti atletiche e ad impegnarsi nello sport che più li riesce,il football. Il film si conclude con le vere immagini del Football Draft 2009 in cui la squadra dei Baltimora Ravens sceglie Michael Oher come 23° scelta assoluta. L'opera, tratta dal libro omonimo di Michael Lewis,è carina e scorrevole anche se a tratti l'interpretazione del cast ,nel complesso, lascia il tempo che trova(l'oscar infatti penso sia eccessivo). Il film di John Lee Hancock è rivolto soprattutto ad un pubblico americano,il film racchiude infatti tutti le stereotipi cinematografici che appassionano e commuovono gli "yankee".
regia
John Lee Hancock
sceneggiatura
Story: Michael Lewis Screenplay: John Lee Hancock
produttore
Broderick Johnson Andrew Kosove Gil Netter
attori
Sandra Bullock Tim McGraw Quinton Aaron Kathy Bates
6.4 Gli amanti del genere apprezzeranno questo film,che a tratti incuriosisce e suggestiona,ma che non riesce a convincere pienamente. Milla Jovovich è splendida.
regia
Olatunde Osunsanmi
sceneggiatura
Olatunde Osunsanmi
produttore
Paul Brooks Joe Carnahan
attori
Milla Jovovich Elias Koteas Will Patton Charlotte Milchard