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Se voi signorine visiterete questo blog, e se sopravviverete alla lettura delle recensioni, sarete un'arma, sarete dispensatori di morte, e pregherete per leggerne di nuove!
Ma fino a quel giorno siete uno sputo, la più bassa forma di vita che ci sia nel globo!
Non siete neanche fottuti esseri umani, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta me*da. Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi, ma più mi odierete, più imparerete.
Io sono un duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali. Qui si rispetta gentaglia come ne*ri, ebrei, italiani o messicani!
Qui vige l'eguaglianza: non conta un ca**o nessuno.
I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per visitare il mio beneamato blog! Capito bene luridissimi vermi???

(piccola citazione,rivisitata per l'occasione,del Sergente Hartman...se non sapete nemmeno di chi sto parlando,probabilmente questo blog non fa per voi)

sabato 28 maggio 2011

YOUNG YAKUZA

6.5
Una madre stanca di vedere il proprio figlio 20enne nullafacente,trascorrere la maggior parte del tempo a casa,senza un lavoro, su consiglio di uno yakuza viene incoraggiata a inserire Naoki in una delle famiglie malavitose più importanti della città ;Questo è il prologo.

All'interno del clan potrà ricevere molti insegnamenti come il rispetto ,l'onore,e tutto l'occorrente per diventare un vero uomo.
Prima di entrare definitivamente nel clan dovrà svolgere una sorta di apprendistato,come lavori in cucina,servire il the al boss,e altri tipi di cerimoniali molto importanti al fine di aggiudicarsi il rispetto da parte di quest'ultimo.
Fondamentalmente è proprio questo il lato più affascinante del documentario che ci mostra il mondo yakuza come nessuno era mai riuscito a mostrarci,in tutti i suoi cerimoniali e regole gerarchiche,(dalla posizione della tazza di the sul tavolo, al tipo di inchino e saluto per ogni situazione)il tutto intramezzato da monologhi del boss in cui spiega il ruolo degli yakuza nella società e le varie regole da seguire soprattutto da parte degli apprendisti.

Il documentario e' molto interessante anche se alcune cose sono discutibili,innanzitutto la storia principale legata al giovane Naoki perde di fascino strada facendo,e si rischia quasi di dimenticarcene(infischiarcene?).
Inoltre ci vengono mostrati solo alcuni aspetti della yakuza,poiché tutti gli aspetti per così dire" scomodi" sono stati omessi,non c'è nessun riferimento alla violenza,o ai soldi sporchi,e solo una piccola parentesi relativa ai tattoo(irezumi).

Bella comunque la fotografia e apprezzabile lo sforzo di aver affrontato un tema così difficile.
Se avesse mostrato molto di più sarebbe stato un capolavoro.



regia
Jean-Pierre Limosin
sceneggiatura
Jean-Pierre Limosin
produttore
Christian Baute
attori
Michael Sheen
Jim Broadbent
Colm Meaney
Timothy Spall
anno
2007
musica
Xavier Jamaux
fotografia
Julien Hirsch
nazione
Francia,Giappone
genere
documentario
durata
90 min

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